CHIESA SANTA MARIA DELL'ITRIA
Insieme con l'annesso monastero, detto comunemente Badia Grande, forma il complesso monumentale più importante della città.
Fu fondata nel 1380 da Guglielmo Peralta e ricostruita tra il 1776 e il 1784 su progetto del trapanese Luciano Gambino.
La facciata dallo schema compositivo estremamente semplice nel primo ordine, assume slancio e preziosità barocche con la sovrastante scenografica loggia e l'attico.
L'interno ad una sola navata, è ricco di decorazioni in oro zecchino e di opere d'arte, tra cui alcune tele del Testone, mentre le gelosie a petto d'oca sono dei fratelli Cannella; altari e pavimento sono tutti in marmo rosso di Sciacca.
La chiesa contiene le tombe di molti membri delle famiglie Peralta e Luna.